“Il Giro” Abitato Medievale
Il borgo medievale, più addossato al Castello, si sviluppa coprendo un arco di circonferenza attorno alle mura del fossato, nella direzione di sud-ovest.
La maggior parte dell'abitato è stato abbandonato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Una parte delle case crollate nei pressi di piazza San Pietro, come anche l'omonima chiesa, è stata oggetto di un recupero, purtroppo incompiuto, che permette di vedere ciò che era rimasto in piedi e ciò che è stato ricostruito, secondo le moderne tecniche del restauro.
All'interno del primo giro di mura si trova anche il palazzo dei Celli, costruito attorno alla metà del XVIII secolo, su terreni che, in precedenza, dovevano essere adibiti a riserva demaniale, come orti interni e pascoli, per la protezione degli animali durante gli assedi, parte dei quali ne sono divenuti il giardino. Il palazzo ingloba al suo interno due torri del muro di cinta e una terza è presente al di fuori. Le due porte, che permettono l’accesso a questo quartiere, aprono entrambe sull’esterno: la Porta “dell’olmo” permette l’uscita nella direzione del ponte levatoio, è protetta da una torre ed era posta su un pianoro successivamente scavato per permettere l’accesso carrabile. Porta “San Pietro”, che prende il nome dalla chiesa che vi è subito dietro, apre sul lato sud e permette l’accesso alla piazza e all’abitato più fitto del quartiere. L’ingresso è protetto da un avancorpo che rende la rampa destrogira al fine di ottimizzarne la difesa. Le mura del Giro, parzialmente crollate, mostrano varie fasi di costruzione, con torri quadrate e semicircolari.